Il FabLab, attivo dal novembre 2014, è stato fortemente voluto dall’Accademia di Belle Arti L’Aquila e dal Prof. Marco Brandizzi come spazio di sperimentazione e ricerca per gli studenti dell’Accademia di L’Aquila.
Cos’è e cosa fa un FabLab?
Un FabLab è uno spazio sia fisico sia ideale che permette a chi vi si interfaccia di avere a disposizione molteplici risorse per la realizzazione di un progetto.
Il FabLab non è un fornitore di servizi ma un ambiente di sviluppo per le idee che mette in relazione utenti che condividono sapere e esperienza.
Quali sono le nostre risorse?
Il FabLab per l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila continua a crescere ponendosi come collettore nelle attività e nei progetti tra i diversi corsi e Scuole. Le possibilità operative del laboratorio sono molteplici: video documentazione, progettazione web e grafica, scansione e analisi 3D, progettazione tridimensionale e prototipazione rapida (stampa 3D e macchine CNC).
Particolare attenzione è stata data alle attività di acquisizione tridimensionale e di prototipazione.
In particolare abbiamo a disposizione:
Presso il laboratorio a nostra disposizione (Aula 13 del secondo piano nella sede principale) sono installate la maggior parte delle macchine a disposizione.
Macchine CNC
Le macchine a controllo numerico permettono di realizzare oggetti progettati al computer impiegando processi automatizzati (taglio, saldatura, fresatura, addizione di materiale, etc.).
Le macchine vengono guidate da software dedicati che traducono in movimenti e operazioni le forme disegnate o modellate.
Stampanti 3D
Le stampanti 3D rientrano nella categoria delle macchine CNC.
Nell’Accademia di Belle Arti di L’Aquila sono attive due stampanti che lavorano per deposito di materiale fuso (fused deposition modelling, FDM*).
*È utilizzato anche l’acronimo FFF (Fused Filament Fabrication)
Scanner 3D
Gli scanner 3D, come quelli 2D per immagini piane, permettono l’acquisizione tridimensionale di superfici o oggetti reali.
Esistono diversi modelli di scanner e sistemi di scansione. Oltre ai metodi fotografici l’Accademia dispone di uno scanner a luce strutturata capace di acquisire la texture delle superfici, inoltre, sta lavorando su un piccolo modello di scanner laser autocostruito.